“Rinnovare la classe dirigente: questa è la nostra missione”

Parla il Ministro Melandri: abbiamo fatto una Finanziaria di svolta Scritto un patto tra generazioni, per lo sviluppo e contro la precarietà Una delle missioni del governo è “incoraggiare il rinnovamento delle classi dirigenti del paese nella politica, nell’economia, nella società, nelle professioni, nelle istituzioni…”.
Giovanna Melandri è in partenza per New York. “Vado all’Onu per l’incontro sugli obiettivi del Millennio -spiega- Lì ragazzi e giovani leader di tutto il mondo si confronteranno sui temi dello sviluppo”.
Ministro, prima, però, parteciperà al vertice di oggi sulla Finanziaria. Parlerete di “fase due” del governo?
“Questo dibattito, sinceramente, non lo capisco. Prodi guida già un governo di svolta. Come non può esistere una finanziaria che comprenda in sé un intero programma di legislatura, non può esistere una Finanziaria che comprenda in sé un intero programma di legislatura, non può esistere una fase uno e una successiva fase due. Esiste, invece, il profilo complessivo dell’azione di governo. La legge di Bilancio apre piste riformatrici ben visibili…”.


Quali?
“Il risanamento che ci consente di riagganciare l’Europa e le riforme che abbiamo impostato sia sotto il profilo della crescita che dell’equità e della redistribuzione. Nella scorsa legislatura hanno messo padri contro figli e ricchi contro poveri. Oggi cerchiamo di riportare dentro un quadro di coesione i fondamentali per rilanciare il Paese”.
Una Finanziaria di svolta deve investire anche sul futuro delle nuove generazioni. La legge di bilancio lo fa sufficientemente?
“Siamo impegnati a scrivere un nuovo patto generazionale per il Paese. Molte cose buone che rientrano in questo percorso fanno parte della finanziaria o sono state già impostate dall’azione dell’esecutivo”.
Ad esempio?
“Partiamo dalla precarietà, sulla quale insiste il Capo dello Stato. Ci sono milioni di giovani privi di tutela, con rapporti di lavoro discontinui, atipici o parasubordinati. Un vero allarme rosso. L’età media in cui si trasforma un contratto atipico o parasubordinato nel tempo indeterminato è di 38 anni. Nella Finanziaria si prevedono misure opposte alla foresta di incertezze offerta da Berlusconi”.
Qualche esempio?
“L’aumento della contribuzione per il lavoratori parasubordinati, dal 18 al 23%; l’estensione di alcune tutele, di malattia e soprattutto di maternità; il fondo di sostegno che consentirà al Ministro Damiano di gestire, con sindacati e imprese, processi di stabilizzazione, come per i call-center. Lo stesso intervento sul cuneo fiscale mira a premiare le imprese che stabilizzano il lavoro”.
Chi entra nel mondo del lavoro deve fare i conti con l’incertezza della pensione futura….
“Ci sono milioni di giovani che hanno iniziato a lavorare dopo l’avvio della riforma Dini. L’accordo sul Tfr e l’anticipo all’1 gennaio 2007 della previdenza integrativa costituiscono una risposta concreta per chi rischia in futuro trattamenti pensionistici bassissimi. Un primo passo, ovviamente. Ritengo necessaria la riforma della previdenza. Tra l’altro abbiamo un protocollo d’intesa con le parti sociali da cui partire. Ma non penso debba essere l’unica riforma da fare.”
L’accesso al lavoro è anche legato alle liberalizzazioni delle professioni. Prodi aveva promesso molto su quel versante…
“Siamo al lavoro. Il Ministro Mastella ha accettato, e di questo gli sono grata, che sulla riforma degli ordini professionali vi sia il concerto non solo del Ministro Bersani, ma anche di quello per le politiche giovanili”.
Bersani indica un traguardo temporale: la fine di dicembre….
“Coordinati da Mastella stiamo lavorando con grande intensità. Sono fiduciosa. In tempi brevi potremo avere una riforma complessiva del sistema ordinistico che parli ai giovani che si affacciano alle professioni liberali e, nel contempo, non sia ispirata da furia iconoclasta….”
E le sembra possibile riformare la professioni con il consenso degli ordini?
“Non vogliamo abbattere gli ordini, ma modernizzare profondamente il sistema. Gli ordini devono garantire gli utenti, i consumatori, e non devono trasformarsi in barriere all’accesso per i giovani che vogliono cimentarsi con professioni liberali che, troppo spesso, si tramandano di padre in figlio. Una delle missioni di questo governo…”.
Scusi Ministro, si rimprovera a Prodi di non dare al Paese il senso di una missione da compiere…
“Produrre un nuovo patto tra le generazioni è una grande missione. Anche così possiamo rinnovare l’Italia, favorendo il clima giusto per le innovazioni. Un grande compito è quello di valorizzare il talento e la creatività giovanile. Anche su questo la Finanziaria apre nuove piste…”.
Ministro, una Finanziaria “libro dei sogni” che non viene capita? I conti non tornano…
“Quando si sedimenterà la discussione politica, emergerà con maggiore forza il profilo riformatore della manovra. Si conoscono poco, è vero, le cose positive di questa legge. Non c’è sufficiente informazione, ad esempio, sulla detrazione fiscale prevista per gli studenti che affittano una casa, sul credito d’imposta per i giovani che si cimentano con l’attività imprenditoriale, sulle riduzioni fiscali per chi produce reddito dalle opere d’ingegno e dai brevetti. Creare un clima favorevole alla creatività artistica e scientifica non è una missione anche questa?”
Il ministro Mussi, però, lamenta i tagli per l’Università…
“Bisogna investire di più nel sapere e nella formazione. Difendo complessivamente l’impianto di questa Finanziaria, ma penso che sull’Università dobbiamo fare uno sforzo in più”.

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