Ripartite tra le Regioni le risorse del Fondo per lo sport di cittadinanza

Il 20 marzo scorso, la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha approvato lo schema di ripartizione del Fondo per lo sport di cittadinanza. Il Fondo è stato istituito con la Legge Finanziaria 2008 allo scopo di promuovere il diritto di tutti i cittadini alla pratica sportiva come strumento per la formazione della persona e per la tutela della salute.

Le risorse a disposizione del Fondo ammontano complessivamente a 20 milioni di euro per l’anno 2008, a 35 per il 2009 e a 40 per il 2010. Secondo l’Intesa raggiunta il 29 gennaio scorso tra Ministero delle Politiche Giovanili e delle Attività Sportive (Pogas) e Conferenza Unificata (Stato, Regioni, Città e autonomie locali), metà delle risorse per l’anno 2008, cioè 10 Milioni di Euro, sono state assegnate alle Regioni e alle Province Autonome per l’attuazione di progetti nell’ambito della programmazione regionale.

I 10 Milioni assegnati a Regioni e Province Autonome, con la decisione assunta il 20 Marzo sono state ripartite per un 40% in parti uguali per ciascuna Regione, mentre il 60% restante è stato attribuito in base alla popolazione residente.

“Si tratta – ha dichiarato Giovanna Melandri, Ministro delle Politiche Giovanili e delle Attività Sportive – di un importante atto, di cui ringrazio la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, che consentirà a breve di rendere operative le risorse per lo sport di cittadinanza sui territori, traducendole in progetti concreti realizzati per avvicinare sempre più persone alla pratica di uno sport. Le politiche per lo sport rappresentano a tutti gli effetti un pezzo importante delle politiche di Welfare perché promuovere la pratica sportiva degli italiani significa promuovere il loro benessere fisico e, allo stesso tempo, attivare un potentissimo agente di inclusione e di tolleranza”.

Nel dettaglio questa la ripartizione delle risorse:
633.871 euro al Piemonte;
203.137 euro alla valle D’Aosta,
1.158.122 euro alla Lombardia,
239.766 euro alla Provincia autonoma di Bolzano,
241.791 euro alla Provincia autonoma di Trento,
674.371 euro al Veneto,
313.870 euro al Friuli venezia Giulia,
354.909 euro alla Liguria,
618.126 euro all’Emilia Romagna,
560.152 euro alla Toscana,
279.107 euro all’Umbria,
346.604 euro alle Marche,
323.779 euro all’Abruzzo,
732.221 euro al Lazio,
223.248 euro al Molise,
781.869 euro alla Campania,
251.146 euro alla Basilicata,
606.276 euro alla Puglia,
395.175 euro alla Calabria,
702.854 euro alla Sicilia,
359.560 euro alla Sardegna.

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